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L’Autore osserva come il decreto forestale n. 3267 del 1923 venisse salutato al suo apparire da unanimi consensi, perché gli venne riconosciuto il merito di essere riuscito a conciliare, mediante il vincolo idrogeologico, l’interesse pubblico alla difesa del suolo, con l’interesse privato dell’approvvigionamento legnoso. L’Autore si intrattiene sul divieto di trasformazione del bosco in altra coltura, ma anche sulla disciplina dell’uso del bosco, che non si rinviene nella legge, ma in delle norme di natura regolamentare, costituenti le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”, alla quale il decreto fa rinvio. Più tardi, quando sorse la questione climatica e si manifestò anche un diffuso interesse per la tutela ecologica, si avverti il limite di questa legge, che aveva considerata la protezione del bosco non come fine, ma come mezzo per la tutela del territorio. L’intervento legislativo che sostituì il vincolo idrogeologico con un vincolo di destinazione relativo all’intera categoria dei territori boscati, si ebbe con il decreto n. 227 del 2001 con il quale si provvide anche a integrare il testo del 1923 con evidenti segnali nel senso della tutela della biodiversità. Abolito tale decreto dall’attuale Testo Unico (decreto legislativo n. 34 del 2018), vi è nella vigente legislazione un marcato interesse per la produzione legnosa non rinvenibile nel decreto del 2001.
The long road of forest legislation from the hydrogeological constraint to the constraint of destination. The Author observes how the forestry decree no. 3267 of 1923 was greeted with unanimous approval because it was recognized the merit of having succeeded in reconciling, through the hydrogeological constraint, the public interest in soil conservation with the private interest in wood supply. The Author discusses the prohibition of transforming the forest into agricultural crops, but also the regulation of the use of the forest, which is not found in the law, but in the regulations constituting the “Prescrizioni di massima e di polizia forestale”, to which the decree refers. Later, when the climate issue arose and widespread interest in ecological protection also emerged, the limitation of this law was perceived, which had considered the protection of the forest not as an end, but as a means for the protection of the territory. The legislative intervention that replaced the hydrogeological constraint with a destination constraint relating to the entire category of wooded territories took place with the decree no. 227 of 2001 with which the 1923 text was also integrated with clear signals in the sense of the protection of biodiversity. This decree having been abolished by the current forestry decree no. 34 of 2018, which provide a marked interest in wood production which was not found in the 2001 decree.