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Il riutilizzo delle acque reflue è stato individuato dalla Commissione Europea come una strategia da promuovere nell’UE per affrontare la scarsità d’acqua e diminuire la pressione sulle fonti di approvvigionamento idrico. Questa opportunità è stata evidenziata anche nel contesto del Piano d’azione dell’UE per un’economia circolare (COM [2015] 614 final). Il riuso delle acque reflue per l’irrigazione, attraverso il recupero dei nutrienti, può ridurre l’uso di fertilizzanti minerali e il carico inquinante nelle acque superficiali. Tuttavia, al riutilizzo dell’acqua per l’irrigazione sono associati alcuni rischi, che devono essere valutati per garantire la salute pubblica, la tutela ambientale e l’idoneità agronomica: pertanto gli obiettivi di qualità devono essere definiti in specifiche norme. Il 25 maggio 2020 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il Regolamento (UE) 2020/741 sul riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, per l’uso sicuro delle acque depurate nel contesto della gestione integrata delle acque, che stabilisce i requisiti minimi per la qualità dell’acqua e le disposizioni sulla gestione del rischio. Già nel 2003 l’Italia ha adottato un Regolamento che definisce le norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue (D.M. n. 185 del 12/06/2003), ma i parametri molto restrittivi previsti e i costi elevati per i trattamenti richiesti hanno limitato la diffusione del riuso nel settore irriguo. A seguito dei cambiamenti climatici, negli ultimi anni in Italia sono stati attuati alcuni progetti di riuso, per testare a scala locale soluzioni tecnologicamente avanzate e contenere i costi dei trattamenti necessari per ottenere i requisiti qualitativi stabiliti dalla normativa nazionale. Un progetto di riutilizzo delle acque reflue in agricoltura è stato realizzato anche in Toscana (Val di Cornia), per affrontare gli aspetti sanitari, ambientali, economici e agronomici. L’esperienza ha permesso di sviluppare un modello di gestione di riutilizzo per l’irrigazione di colture orticole, conforme al decreto ministeriale 185/2003 e già in linea con il regolamento UE sul riuso recentemente approvato.
Wastwater reuse has been identified by the European Commission as a relevant strategy to be further promoted in the EU to address water scarcity and decrease the pressure on freshwater sources. This opportunity was highlighted also in the context of the Circular Economy Action Plan (COM [2015] 614 final). Water reuse for agricultural irrigation can reduce use of mineral fertilizer and surface water pollution, by recovering nutrients from the reclaimed water. However, there are risks associated with water reuse in agricultural irrigation that must be assessed to meet the public health, environmental protection and agronomic suitability requirements and the water quality objectives need to be clearly defined in specific rules. On 25 May 2020, the European Parliament and the Council adopted Regulation (EU) 2020/741 on the reuse of wastewater in agriculture for the safe use of reclaimed water in the context of integrated water management. The regulation establishes the minimum requirements for water quality and the provisions on risk management. As early as 2003, Italy has adopted a Regulation to control the quality of reclaimed water (D.M. n. 185 of 12/06/2003), but very restrictive parameters and high costs for the required treatments have limited the wastewater reuse in agricultural irrigation. In the last years climate change have been contributing significantly to the implementation in Italy of some reuse projects aimed at testing on a local scale advanced technological solutions and reducing treatment costs to obtain the quality requirements set by the national rules. A project about wastwater reuse for agricultural irrigation was implemented also in Tuscany (Val di Cornia), with an integrated planning approach, considering health, environmental, economic and agronomic issues. The experiment enabled to develop a reuse model for the vegetable crops irrigation compliant with Ministerial Decree 185/2003 and already in line with the new Water Reuse Regulation.