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In Italia, per la variabilità degli ambienti forestali e delle caratteristiche climatiche, gli incendi boschivi variano molto per la stagione di massima frequenza, numero, diffusione, comportamento, severità ed effetti. Perciò le conseguenze sull’ambiente possono variare da livelli trascurabili fino a fortemente traumatici. Gli interventi per mitigare gli incendi sono definiti da appositi piani, previsti dalla L. 353/2000, che collocano in scala ordinale le zone con differente rischio. In particolare, i piani individuano sia l’incendio critico, cioè l’evento che comporta conseguenze rilevanti, sia gli incendi che per comportamento e dimensione sono poco negativi. A questa impostazione segue la necessità di individuare in quali condizioni sia opportuno intervenire con la prevenzione e con la ricostituzione del bosco danneggiato. La prevenzione deve essere prioritariamente indirizzata alle coperture forestali le cui caratteristiche favoriscono incendi severi. La ricostituzione deve migliorare la copertura forestale ed evitare ulteriori conseguenze negative ed è opportuna solo se vi sono danni consistenti. Dove la severità è stata limitata è opportuno attendere l’evoluzione spontanea. La prevenzione e la ricostituzione sono pertanto complementari e variano molto in funzione del tipo di bosco e del danno subito. Questi interventi, di cui si riportano alcuni esempi, esprimono la gestione selvicolturale antincendi.
Fires: from risk to forestry management. In Italy, due to the forest environments variety and climate different characteristics, forest fires vary in terms of season of maximum frequency, number of events, area, behavior, danger and effects. Therefore the impacts on the environment range from insignificant to highly traumatic. The actions to mitigate forest fires are defined in specific plans, established by law L. 353/2000, that place the different areas in a scale according to the different risks. In particular, these specific plans identify both critical fires (i.e. fires with relevant impacts) and non-critical fires (i.e. fires with effects which are not too negative thanks to their behavior and dimension). According to this approach, it is necessary to identify the conditions in which prevention and reforestation are needed. Prevention must be mainly focused on the forest areas that are exposed to severe fires. The restoration must improve the forest area and avoid further negative consequences, and it is necessary if damages are significant. When and where damages are limited, it is better to wait for the natural growth and evolution of the forest. Prevention and restoration are therefore complementary and vary according to the type of forest and to the damages suffered. These interventions, of which some examples are made, are the anti-fire forestry management.