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L’incontro, coordinato dal prof. Rosario Di Lorenzo, presidente della sezione Sud Ovest dell’Accademia dei Georgofili, ha affrontato i diversi aspetti connessi alle civiltà e all’economia delle tonnare in Sicilia. Le relazioni hanno evidenziato l’importanza storica e culturale oltre al valore economico che “mattanza” e “tonno” hanno avuto in Sicilia e il perché e il come si siano costruite e consolidate nell’Isola “civiltà delle tonnare”, oggi a rischio reale di scomparsa. Inoltre è stato fatto il punto sulle più attuali problematiche del comparto, riconducibili alle differenti modalità di pesca e di lavorazione del tonno e alla conseguente e diversa qualità dei prodotti finali, alle scelte per la sostenibilità produttiva, sociale ed economica del comparto, alle quote e ai totali ammissibili di catture, al mercato, alle dinamiche e alla geografia degli scambi commerciali e agli aspetti normativi a livello regionale, nazionale, europeo e internazionale che oggi condizionano e indirizzano la filiera del “tonno”. I produttori Castiglione e Di Fede hanno comunicato la loro esperienza di operatori della filiera, di gestori di tonnare e hanno presentato i prodotti del tonno più tipici della cultura gastronomica siciliana, rappresentando, infine, le difficoltà e le priorità della filiera in Sicilia. Le interessanti relazioni e il successivo dibattito consentono di affermare che il futuro del comparto dipenderà dalla capacità che avremo nel confronto internazionale, di valorizzare e comunicare il significato, la valenza sociale e il contenuto storico e culturale delle civiltà delle tonnare e della mattanza, e, nello stesso tempo, di operare scelte che dovranno riguardare tutti i segmenti della filiera e che andranno condivise da tutti gli Attori coinvolti e che, in ogni caso, dovranno ispirarsi ed essere coerenti con quanto F. Andaloro, ecologo marino, ha in modo molto efficace così riassunto: «Io sono il tonno…», «io non sono merce, io sono cultura».